Pedalare in Ticino é pericoloso

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Il rapporto dell’USTRA, che si riferisce al periodo dal 2011 al 2021, conferma un aumento preoccupante degli incidenti con le due ruote, soprattutto grazie al boom di quelle elettriche

BELLINZONA – Andare in bici, in Ticino, può essere rischioso. Sono, infatti, circa 900 gli incidenti in cui sono state coinvolte le biciclette, di cui più di un terzo hanno causato lesioni serie ai ciclisti. I dati, relativi al periodo che va dal 2011 al 2021, sono stati registrati dall’USTRA e inseriti su una piattaforma interattiva.

Nello specifico, sono stati 551 gli incidenti con feriti lievi e 346 con feriti gravi. Si sono registrati, invece, 10 decessi.

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La maggior parte si sono verificati nei mesi caldi, da maggio a settembre, quando l’utilizzo delle biciclette è maggiore.

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A far riflettere è la tendenza: dal 2016, il dato generale è in crescita, passando dai 68 sinistri ai 113 del 2021.

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Fa la differenza, nel computo, l’aumento dei mezzi elettrici: nel Cantone, secondo i dati forniti dall’UPI, negli ultimi 10 anni sono stati 156 gli incidenti, quasi tutti successi a persone a bordo di bici elettriche “lente”: di questi, 54 hanno causato ferimenti gravi. Sono 4, invece, i decessi (qui alcuni consigli per l’utilizzo dei mezzi).

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La preoccupazione, a questo proposito, non è solo ticinese, A livello confederale, nel primo semestre 2022 sono deceduti 15 e-biker rispetto ai 9 di 12 mesi prima. Sono, invece, 220 le persone a bordo di bici elettriche vittime di sinistri gravi. La maggior parte degli episodi, fa sapere l’USTRA, «è dovuto a sbandamento o perdita di controllo del mezzo». Quando la responsabilità è dell’e-biker gravemente infortunato, cioè nel 78% dei casi, le motivazioni più frequenti sono «disattenzione e distrazione», «comportamento errato» e «manovra errata».

La tendenza all’aumento degli incidenti, in generale, in sella alle biciclette è confermato da Roberto Morandi, direttore della sezione ticinese del Touring club svizzero per 11 anni (proprio a inizio 2022 c’è stato il passaggio di consegne con Filippo Tadini). «I dati sono chiari – conferma – Di sicuro, l’aumento delle piste ciclabili potrà contribuire a diminuire i conflitti fra le auto e i ciclisti». Al contempo, dovranno però essere ben studiate e usate nel modo corretto, «perché spesso sono utilizzate in contemporanea da altri utenti della strada come pedoni e guidatori di monopattini: si creano così situazioni che possono causare ulteriori incidenti». Accanto a questo, conclude Morandi, «serve di sicuro usare in maniera corretta le stesse piste, scegliere con cura i mezzi da acquistare e bisogna essere consapevoli dei pericoli della bici elettrica, così da non commettere nessun errore».

Fonte tio.ch