Anche il Giro di Svizzera è costretto ad alzare bandiera bianca. In programma dal 7 al 14 giugno, la decisione era nell’aria e l’ufficializzazione è arrivata qualche minuto fa. L’organizzazione ha però optato per rimandare tutto al 2021, senza prendersi l’impegno di chiedere una nuova data all’UCI per quest’anno, in un calendario internazionale che si preannuncia già super congestionato.
Anche in questo caso si tratta di un evento storico, in quanto l’ultima volta che non si era corso il Giro di Svizzera era durante la Seconda Guerra Mondiale. La scelta è stata dettata dal buon senso, visto che lo stop alle gare imposto è fino al 1 giugno e la possibilità di provare ad organizzare la corsa c’era: «Una decisione davvero difficile, dettata da questa emergenza sanitaria – spiega il co-direttore del comitato organizzatore Olivier Senn – Ma è nostro compito garantire certezze e sicurezze ai partecipanti, tifosi e partners. Ringraziando tutti coloro che ci hanno sostenuto, assicuriamo che ci metteremo subito al lavoro per l’edizione dell’anno prossimo». Probabile che nel 2021 la corsa riconfermerà in gran parte il percorso che era stato progettato per quest’anno.
Se ci sarà un Tour de France, quindi, non ci saranno i suoi tipici antipasti, Giro del Delfinato (almeno non nella data tradizionale) e Giro di Svizzera.